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Metaverso, questo (s)conosciuto – Primo capitolo

Il futuro di Internet o un progetto destinato al flop? Che stiate dalla parte dei fautori o degli scettici, non potete non sapere nulla di Metaverso, un concetto tornato recentemente alla ribalta grazie al cambio di rotta della società di Mark Zuckerberg, che ha preso il nome di Meta Platforms Inc.
Nel primo capitolo del nostro viaggio al centro del Metaverso, vi offriamo qualche spunto di partenza per approcciarvi a un mondo che sta sviluppando risvolti interessanti anche per i brand.

Indice

  1. Metaverso
  2. Le origini – Snow Crash
  3. Realtà virtuale e mimesi platonica
  4. Ma che cos’è il metaverso?
  5. A cosa serve il metaverso?
  6. E poi?

Metaverso

|metaˈvɛrso|

Spazio tridimensionale all’interno del quale persone fisiche possono muoversi in un ambiente di ricerca che crea e interconnette informazioni, soggetti, avatar e oggetti.

Treccani

Le origini – Snow Crash

È il 1992 quando il termine “Metaverso” viene utilizzato per la prima volta all’interno del romanzo cyberpunk “Snow Crash” di Neal Stephenson, in riferimento a un enorme sistema operativo gestito da demoni, dove gli utenti conducono una vita autonoma sotto forma di software.

Realtà virtuale e mimesi platonica

Realtà virtuale, insomma, che, al netto dei romanzi distopici di fine Novecento, è un argomento che ha sempre affascinato il genere umano.
Il primo a parlarne è stato addirittura Platone nella sua Repubblica (IV Secolo a.C.), dove ha sviluppato il concetto di Mimesi (μίμησις): tutto ciò che non è realtà, ma una sua imitazione. Secondo il filosofo, lo scopo di ogni “realtà virtuale” è quello, a seconda dei casi, di divertire, abbellire, o trarre in inganno.

Ma che cos’è il metaverso?

È un universo digitale che unisce realtà aumentata e realtà virtuale, al quale è possibile accedere attraverso piattaforme selezionate, collegate nella maggior parte dei casi a visori e sensori. Il metaverso è “fatto” di dati e informazioni, e si sviluppa, proprio come il mondo fisico, su una struttura spazio-temporale: è regolato cioè da lunghezza, larghezza, profondità e tempo.

A cosa serve il metaverso?

Dipende. Dal punto di vista di un’azienda, ovviamente, l’opportunità è pubblicitaria, oltre che di business. Per le persone fisiche, invece, l’obiettivo è quello di rendere il mondo ancora più accessibile e migliorare il più possibile la propria esperienza extra-fisica, avvicinandola in maniera davvero mimetica a quella del mondo reale. Si potrà entrare in un negozio, provare dei vestiti, incontrare parenti che vivono lontano, andare a un concerto, assistere a una partita di calcio e molto altro ancora. Tutto comodamente da casa nostra.

E poi?

Per oggi abbiamo visto quanto vasto, corposo e intrigante sia il metaverso.
Ma non è finita qui! C’è ancora moltissimo da sapere. Come si entra? Cosa sono gli NFT? E come e perché devo acquistare un meta-oggetto?

Rimanete sintonizzati e scopritelo con noi!