Body Positivity è un movimento sociale, nato negli anni Sessanta durante la seconda ondata femminista, e salito agli onori della cronaca negli ultimi anni con l’avvento dei social network fotografici. L’obiettivo è quello di normalizzare, agli occhi del pubblico, l’ideale estetico femminile e maschile, includendo copri più curvy, con inestetismi e/o affetti da disabilità.
Oggi, nonostante l’altissimo rischio di socialwashing, l’hashtag #BodyPositivity è arrivato a raccogliere quasi 9 milioni di contenuti su Instagram e numerosi brand hanno saputo accogliere e fare loro questa iniziativa, grazie a campagne di successo. Scopriamone alcune dal 2010 a oggi insieme!
Indice
#ImNoAngel
Iniziativa lanciata da Lane Bryant per il brand di lingerie Cacique, che ha coinvolto cinque dei più grandi nomi di modelli plus-size, in risposta agli “angeli” di Victoria Secrets, modelle statuarie dalla bellezza irraggiungibile che incarnavano un modello di sensualità stereotipato.
The Perfect Real Body
Un’altra replica ad inarrivabili standard di bellezza arriva da Dove, che ha reso protagoniste della sua campagna non fotomodelle ma donne orgogliose delle proprie curve.
Bebe Vio per L’Oreal
Un ulteriore esempio a conferma del valore della Body Positivity arriva da L’Oreal che, nel 2020 sceglie Bebe Vio come sua ambassador, in una strutturata campagna volta a sottolineare il concetto di bellezza come sinonimo di forza, di tenacia e di passione.
E tu, quale messaggio pensi sarebbe importante veicolare in una campagna? Scrivicelo nei commenti!
Ogni giorno lavoriamo con brand e persone per far sì che i loro messaggi siano comunicati in maniera coerente e consapevole.